DELICETO

Deliceto

DELICETO, conta 3.720 abitanti (Delicetani). Il comune si trova nel Sub Appennino Dauno Meridionale, a 575 metri s.l.m. e a circa 40 km da Foggia. Il territorio montuoso di Deliceto, comprendente le alture di San Quirico (728 metri s.l.m.), Celezza (757 metri s.l.m.), Salecchia (930 metri s.l.m.) e Macchione (846 metri s.l.m.), è disposto a ferro di cavallo e declina verso nord-est portando le fiumare (compresi il Gavitello e il Fontana che attraversano l’abitato) a scorrere in quella direzione. Più in generale il territorio si estende a grandi linee lungo il bacino idrogeografico della fiumara Carapellotto ed è caratterizzato da ricchi boschi di querce, da macchia mediterranea, da oliveti e vigneti. Non mancano frassini, noccioli e peri selvatici. La flora vede una varietà di orchidee selvatiche, mentre sugli alberi abbonda il vischio e i ginestreti sono fitti. Le creste boscose circostanti il comune di Deliceto sono area di rifugio e riproduzione di animali selvatici, di sosta per gli uccelli migratori e ideale terreno di caccia per i predatori. Il Santuario di Santa Maria della Consolazione è situato a circa 5 km da Deliceto. Nella zona boscosa dove si erge il Santuario si rifugiarono i primi cristiani nel tempo delle persecuzioni e col passare del tempo costruirono una Chiesa in onore di S. Pietro in Vincoli, che diede il nome a tutta la vallata sottostante (valle in Vincoli). Verso la fine del XV secolo giunsero in questo luogo alcuni monaci dell’Ordine eremitano di S. Agostino dell’Osservanza, guidati dal Beato Felice da Corsano e qui costruirono un eremo e una chiesetta dedicata alla Madonna della Consolazione, con l’immagine della Vergine che allatta il piccolo Gesù meravigliosamente dipinta a olio e tuttora qui venerata. Il Beato
Felice però preferì vivere in una piccola grotta fatta scavare sotto le mura dell’eremo e che ancor oggi esiste. In questa spelonca, sorretto dalla preghiera. Convento di Santa Maria della Consolazione. Dal 1705 al 1742 l’eremo riprese a vivere: il Vescovo di Bovino infatti, conscio della magnifica posizione in cui esso si trovava, vi raccolse un nucleo di religiosi grazie anche all’operosità del missionario Conte Appiani e al canonico Casati.
È infatti l’anno 1744 quando Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, che da poco ha fondato l’istituto missionario dei Redentoristi giunto a Deliceto per svolgere una missione, viene invitato a stabilirsi al convento della Consolazione per 2 anni. Il santo accetta e così la Consolazione diventa la terza casa storica dei Redentoristi e S. Alfonso stesso ne diventa il primo superiore, immortalandola con le sue celebri opere. Qui scrive, tra l’altro, la sua famosa “TEOLOGIA MORALE” e, la tradizione popolare annovera anche la composizione del famoso canto natalizio: “TU SCENDI DALLE STELLE” Alfonso Maria de’ Liguori – Tu Scendi Dalle Stelle – YouTube avvenuta nella grotta dal Beato Felice, usata come sua dimora. Come S. Alfonso, altri religiosi dichiarati “venerabili” predilessero la casa di Deliceto (padre Antonio Tannoia De Meo, celebre analista del Regno di Napoli) e vi si fermarono attratti dalla mistica santità del luogo che avviò per i sentieri della beatificazione un santo proprio di questo convento, il santo della mitezza e della castità: San Gerardo Maiella che ha vissuto per cinque anni presso il Convento della Consolazione a solo 5 km. Innumerevoli e portentosi furono i miracoli operati da S. Gerardo nel Convento di Deliceto, ove svolse quasi tutto il suo apostolato fino a pochi mesi prima della morte avvenuta a Materdomini il 16 ottobre 1755, all’età di 29 anni. Nella sua brevissima esistenza S. Gerardo, percorrendo le campagne di Deliceto,
Lacedonia, sant’Agata, Candela e provincia, beneficò tutti trascinando le masse per le vie del bene e della virtù. Il 16 ottobre 1993, infatti, in occasione del centenario della beatificazione di S. Gerardo Maiella, nell’antico Convento redentorista la Comunità Mariana “Oasi della Pace” ha iniziato ufficialmente la sua presenza, come Casa di Noviziato. Il Santuario della Consolazione è tuttora meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli, soprattutto durante il mese di maggio, in particolare da Deliceto e da Sant’Agata di Puglia.